Un tema, quello dei rifiuti, che per le altre nazioni è una risorsa da cui ricavare quattrini, da noi in Italia – o meglio nel sud Italia – non trova soluzioni, invece di essere una opportunità è diventato un problema, un dramma continuo che si trascina , irrisolto. Il quotidiano di Sicilia del 19 Gennaio 2016 ci riferisce che “La Giunta Regionale dell’Emilia Romagna ha approvato recentemente il Piano Regionale che prevede entro il 2020, il riciclo di almeno il 70% di carta, metalli, plastica, legno, vetro e organico e la riduzione del 5% dello smaltimento a partire dal conferimento, senza dimenticare l’introduzione di un modello di gestione che prevede anche il recupero di energia. Antonio Fraschilla su Repubblica del 17 Gennaio 2016, analizza la tematica rifiuti in Sicilia in maniera spietata "Un sistema perennemente in emergenza che costa oltre un miliardo di euro all’anno per continuare a mettere i rifiuti sottoterra in discariche fuori norma e che rimangano aperte in deroga alle prescrizioni di legge italiane ed europee. Il grande caos dei rifiuti continua senza sosta da quasi quindici anni, dopo i fallimenti dell’affare dei termovalorizzatori sotto il governo Cuffaro, dopo il grande accordo con le discariche private ai tempi del governo Lombardo, dopo i tre anni della palude Crocetta che ha cambiato tre assessori e svariati dirigenti senza un programma preciso”. L’unica cosa fatta concretamente da Palazzo d’Orleans è stata quella di avviare l’apertura di tre nuove discariche e continuare nel frattempo a firmare ordinanze in deroga alle norme vigenti per mettere i rifiuti in siti colabrodo ed evitare l’emergenza sanitaria. In Sicilia si producono ogni anno circa 2,6 milioni di tonnellate di rifiuti e la gran parte finisce in discarica. Ma gli impianti attivi non garantiscono la copertura per tutto l’anno avendo una capienza residua inferiore. “Il sistema dal 2009 ad oggi non è cambiato di una virgola perché la differenziata è rimasta sempre a livelli bassissimi e non sono stati realizzati impianti alternativi. Adesso i nodi di questa drammatica situazione frutto della malapolitica stanno arrivando al pettine perché la capienza delle discariche non garantisce nemmeno la copertura per tutto il 2016. Quindi cosa fare?
Dal Ministero dell’Ambiente sono stati chiari "preparatevi a portare i rifiuti fuori dalla Sicilia". Una soluzione prospettata anche dal dipartimento regionale che contempla “la possibilità di conferire in ambito extraregionale gli stessi rifiuti per un recupero in impianti autorizzati, anche extranazionali, nelle more del completamento del sistema impiantistico regionale. Il costo in più per smaltire i rifiuti al Nord o all’estero sarà di almeno 72 milioni di euro all’anno. Oltre al danno, la beffa.”
Pietro Storniolo