“Ci facevano stringere, ci picchiavano, se non facevamo posto agli altri e se ci lamentavamo usavano su di noi grossi bastoni per farci sistemare a bordo come dicevano loro anche se lo spazio era già finito". E’ l’ennesimo drammatico racconto, raccolto dagli inquirenti tra i 481 disperati giunti ieri al Porto di Pozzallo e partiti a bordo di quattro fatiscenti gommoni salpati tutti insieme da un porto della Libia. Quattro degli scafisti della "mini flotta" sono già stati individuati dalla Polizia che è sulle tracce degli equipaggi degli altri due gommoni, si tratta di migranti arruolati tra gli stessi passeggeri che assumono il ruolo di responsabilità pur di guadagnare qualche centinaio di dollari. I fermati sono Ghice Maghet, senegalese di 23 anni, Dafe Iaia nato in Guinea 21 anni fa, Dialy Sarr Lamine, 24 anni nato in Senegal e Agbro Christian, nigeriano 21enne. Intanto oggi a Pozzallo sono arrivati altri 230 migranti e tra di essi vi sono anche dei feriti. Anche in questo caso il prezzo della traversata è stato di circa 1000 dollari a testa. Sale a sei il numero di scafisti arrestati quest’anno, lo scorso anno furono 150.