Il Vittoria è in piena zona play out. In poco più di due mesi, i biancorossi hanno dilapidato il vantaggio accumulato nella prima pate della stagione, quando la squadra era persino in testa alla classifica. La sconfitta di Siracusa era ampiamente prevista. Forse non nel risultato, che non ha lasciato nessuno spazio ai vittoriesi. Il Siracusa di Anastasi è andato a segno cinque volte, il Vittoria ha potuto fare poco o nulla per arginare. I gol sono stati realizzati da Contino (doppietta), Petrullo , Pettinato e Peppe Mascara, quest’ultimo nella ripresa. Nella gara di andata, le due squadre avevano pareggiato, per due a due.
Il Vittoria resta a quota 26. E’ in piena zona play out. Mercoledì deve recuperare la gara non disputata contro l’Igea Virtus. Recupererà Sgambato che ha scontato la squalifica e forse anche l’infortunato Saluto. Qualcosa potrebbe funzionare meglio nella difesa allestita da Seby Catania, un allenatore che si trova alla guida di una squadra sbagliata, costruita, in fretta e furia, con un nugolo di giocatori, dopo l’abbandono, a dicembre, dei vecchi giocatori e del’allenatore Giovanni Campanella, perché non pagati.
Il Vittoria, per ottenere la salvezza, dovrebbe fare almeno 6 punti. Dopo la gara di mercoledì avrà cinque partite a disposizione e osserverà il turno di riposo nell’ultima giornata: è una condizione, questa, non facile, che potrebbe ancor di più penalizzare i biancorossi.
Per i tifosi ed i dirigenti quest’ultimo scorcio di campionato potrebbe essere veramente difficile. In più, c’è chi teme dei punti di penalizzazione per alcune vertenze societarie (tecnici e preparatori atletici che non hanno ricevuto, lo scorso anno o due anni fa, le spettanze dovute). In questo scorcio di campionato potrebbe accadere veramente di tutto.